Alta moda VS prêt-à-porter… e nel mondo della traduzione?
Alta moda VS prêt-à-porter… un po’ come traduzione di qualità e traduzione automatica, non trovi?
Forse, per farti capire meglio il mio punto di vista, dobbiamo tornare indietro nel tempo, più o meno intorno al 1830.
In quegli anni, in Francia, stava avvenendo una vera e propria rivoluzione. Infatti, un sarto francese, tale Barthélemy Thimonnier, inventò e brevettò una macchina per cucire che potesse essere impiegata a livello industriale. Subito dopo, decise di aprire una società di produzione di abbigliamento con le prime 80 macchine mai costruite. Immaginate quali incredibili vantaggi, non solo per il proprietario, ma anche per gli operai stessi, che potevano smaltire più facilmente il lavoro assegnato e, immagino, anche più comodamente.
E invece, no.
Invece no, perché gli operai, sentendosi minacciati dall’avvento della tecnologia, che avrebbe potuto togliere loro il lavoro, diedero fuoco allo stabilimento rallentando, di fatto, un processo che sarebbe comunque diventato inarrestabile.
Leggi il mio articolo e scopri di più sui cat tool: “CAT Tools: Studio, MemoQ e Memsource, ovvero il re, il performante, il basico.“
Cosa ha a che fare, questa storia, con le traduzioni?
Quando sono apparsi i primi cat tool, e sono diventati di pubblico dominio, i traduttori hanno storto il naso. Magari non sono arrivati a bruciare la sede delle software house che li hanno elaborati, anche se non mi stupirebbe, ma molti di loro si sono rifiutati di utilizzarli, anche solo di sentirne parlare.
Quando si è arrivati, poi, alla traduzione automatica, la situazione è addirittura peggiorata.
Sia per il rifiuto della tecnologia, né più né meno degli operai del 1830, sia per tutte le conseguenze che l’informatica avrebbe portato nel mondo della traduzione, le reazioni non sono state affatto positive.
Tuttora, molti colleghi rifiutano l’uso dei cat tool, ritenendo che appiattiscano il lavoro del traduttore, siano solo una scusa per dover abbassare i prezzi e non creino altro che problemi.
In realtà, che ci piaccia o no, il mondo va avanti. E la tecnologia pure (per fortuna).
Come nel mondo della moda coesistono beatamente l’alta moda e il prêt-à-porter, così nel mondo della traduzione convivono, e continueranno a farlo, le traduzioni “tailor made” e quelle “industriali”, se così possiamo definirle. È ovvio che le traduzioni “tailor made”, per esempio, possano avvalersi dell’uso dei cat tool, che aiutano a mantenere la coerenza terminologica, memorizzano i testi già tradotti, e tanti altri vantaggi, ma non potranno mai essere fatte con strumenti di traduzione automatica.
Come nel mondo dell’alta moda la presenza dello stilista è imprescindibile, e il suo ingegno traspare da ogni capo, così per le traduzioni. Sarà sempre necessario un cervello funzionante, esperienza, profonda conoscenza del settore di riferimento oltre che, naturalmente, delle lingue, per confezionare una traduzione su misura.
Le traduzioni tecniche, le stringhe di comando, gli aggiornamenti dei manuali, possono magari avvalersi di traduzioni automatiche, pur sempre revisionate da un traduttore umano, prima di dichiararsi corrette.
Invece le traduzioni di e-commerce, la localizzazione di siti web, le traduzioni di testi particolarmente complessi e polisemici, come ad esempio quelli letterari, beh… sono la garanzia che il mondo della traduzione dovrà, ancora per molto, avvalersi degli umani.
Le idee nascono ovunque
Sai come mi è venuto in mente questo paragone?
In modo piuttosto banale. In una delle mie famose domeniche da freelance, facendo zapping in TV sono incappata in un reality show spagnolo, Maestros de la costura. Ho iniziato a vederlo, più che altro per imparare termini specifici e nuovi modi di dire (sai quanto li adori). E ho ascoltato per la prima volta questa storia, che nella mia mente, ha subito aperto un parallelo col mio mondo, quello della traduzione. Non trovi che il paragone sia calzante? Secondo me, questo tipo di cose accadono anche in molti altri ambienti, non sei d’accordo?
Sono Lourdes Miranda traduttrice professionista dal 2007. Sono specializzata in marketing e localizzazione di prodotti multimediali (siti Web, software e videogiochi). Scrivimi o chiamami per parlare del tuo progetto di traduzione: ti aiuterò ad espandere il tuo business all’estero nel modo più efficace!