Traduzione automatica, post-editing: meno soldi, stesso lavoro!

post-editing

Se leggendo il titolo avete pensato: “Eccomi, sono io!”, avete un problema.

Cari colleghi, ormai lo sappiamo, è inutile nascondersi dietro a “MT eresia via via“.
Le traduzioni automatiche sono qui, vivono insieme a noi e dobbiamo farcene una ragione.

Un po’ come quando sono comparsi i primi Cat Tool, e tantissimi traduttori sono diventati detrattori feroci di questi programmi eretici (devo dire che ancora qualcuno ce n’è). Adesso, ci sono professionisti del settore che sostengono che la Machine Translation (MT) sia nata solo per rovinarci la vita. Allo stesso modo, c’è ancora chi sostiene che i Cat Tool siano strumenti creati per traduttori svogliati che non possono o non vogliono ricordare quello che hanno scritto nella riga precedente.

Beh, in un certo modo, hanno pure ragione, e proprio come per i Cat Tool, se la traduzione automatica si usa nel modo sbagliato può fare tanti danni. E danni di diverso tipo: alle tasche dei clienti, alle tasche dei traduttori, alla reputazione del cliente e alla reputazione e la salute mentale dei traduttori.

Quando usare la traduzione automatica?

Ovviamente la MT non può essere usata per tutti i tipi di traduzione, anzi per alcuni tipi più lontana se ne sta e meglio è. Invece ci sono altri tipi di traduzioni (come alcune tipologie di traduzione tecnica) in cui, con le giuste conoscenze può essere sfruttata e dare buoni risultati. Il problema è che ci sono tantissimi strumenti di Traduzione Automatica e non tutti funzionano così bene e non si comportano allo stesso modo con tutti i testi.

Ma cosa succede? Succede che alcune agenzie di traduzioni usano le MT in modo indiscriminato e inviano ai traduttori testi che completamente da riscrivere, senza neanche chiedere il parere sul risultato della traduzione automatica a un post-editor specializzato. Così i traduttori si trovano a dover tradurre da zero i testi ma pagati, come minimo, un 40% in meno. E qui di solito ci sono due strade. La prima è correggere solo gli errori più grossolani e restituire una traduzione che lascia molto da desiderare. Almeno per me, una strada da non prendere quasi mai, perché non mi trovo a mio agio. La seconda è impiegare più tempo, riscrivere tutto quello che deve essere riscritto anche se non verrai pagato. Però, questa, non è una strada giusta, non lo è per niente.

Come comportarsi?

Personalmente ho deciso, dato che la MT è ormai fra di noi e non ci abbandonerà, di prendere una terza strada. Ho studiato come fare post-editing (con Sara Grizzo, che è fra le migliori in questo settore) e ho imparato tecniche che mi permettono sia di valutare meglio i testi che arrivano da un traduttore automatico sia di identificare errori tipici di queste traduzioni. Così, quando mi arriva una richiesta di post-editing, la prima cosa che faccio è analizzare il risultato della MT e il tipo di testo. Succede addirittura che mi chiedano di fare traduzioni creative, di marketing e localizzazione basandomi sulla MT, e lì dico subito che non si può fare, o mi danno la tariffa piena o non ci lavoro.

Se però si tratta di un testo, per esempio, tecnico, ma con un linguaggio chiaro, e vedo che il risultato è da migliorare/correggere ma non da rifare da zero, allora accetto il lavoro.

Cosa penso della traduzione automatica e del post-editing?

Ho raccontato tutto questo per dire che la MT, a mio avviso, non è il nemico da combattere, che può essere sfruttata, che deve essere studiata. Se sei un traduttore, il mio consiglio è di apprendere sia a usarla, sia a far valere le tue capacità e a non accettare di lavorare più per ancora meno soldi. Invece, se sei un cliente che ha bisogno di traduzioni sappi che non è un’entità astratta, che esiste ma che va usata con molta attenzione e solo per alcuni tipi di testi.

Nell’e-book scritto a quattro mani con Arianna Ciancaleoni, “Testi nati per essere tradotti”, che trovi QUI, abbiamo dedicato un intero paragrafo a questo argomento, che vi può essere d’aiuto anche per sapere come gestire i vostri testi prima di darli in pasto a una macchina di traduzione automatica, per ottenere i risultati migliori.

Ricordate sempre: sapere è potere.

Puoi sempre scaricare gratuitamente “Testi nati per essere tradotti”, il manuale che ho scritto a quattro mani con Arianna Ciancaleoni e che parla di come creare documenti che siano chiari e lineari, in modo da risparmiare ed evitare errori in fase di traduzione! 

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Sono Lourdes Miranda,  traduttrice professionista dal 2007. Sono specializzata in marketing e localizzazione di prodotti multimediali (siti Web, software e videogiochi). Scrivimi o chiamami per parlare della tua traduzione in spagnolo: ti aiuterò ad espandere il tuo business all’estero nel modo più efficace!

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