
Ti interessa conoscere tutto sulla localizzazione? Scopri il mio webinar del 24 giugno 2021!
Localizzazione di un sito web in spagnolo?
Oggi ci addentriamo in un territorio misterioso e quasi inesplorato.
Si fa molto parlare di traduzione di documenti, traduzione di testi, traduzioni online, ma la maggior parte delle persone ignora che, soprattutto quando si tratta di siti internet, sarebbe necessario un processo di localizzazione.
Abbiamo già parlato in diversi articoli di questo concetto (se li hai persi, puoi recuperarli qui: Localizzazione di siti web: difficoltà e consigli utili, La localizzazione online: siti web, software e videogame, Cosa significa localizzazione? Te lo spiego con i Super Pigiamini!), ma oggi ci focalizziamo sui processi di localizzazione di un sito web e, soprattutto, le insidie collegate.
Localizzazione: what else?
Il nostro cliente ha bisogno di localizzare il suo sito web in spagnolo. Cos’altro dovremo sapere?
In realtà, dire solo “in spagnolo” potrebbe già creare un problema, tanto ai traduttori come ai clienti.
Si sa che lo spagnolo si parla in molti paesi del mondo (ma questo lo approfondiremo in un altro articolo) e quindi, dire che serve anche una traduzione in spagnolo, è già di per sé riduttivo.
Quindi, consiglio sempre a chi deve localizzare un sito web o qualunque materiale in spagnolo di specificare esattamente per quale Paese sia destinato.
Nel momento in cui siamo a conoscenza del settore merceologico, delle caratteristiche e dello scopo dei prodotti, quali altre informazioni sono necessarie, quindi, prima di procedere con la traduzione?
Un traduttore alle prime armi, magari penserà che non serva altro che un buon dizionario.
Un traduttore e localizzatore professionista, invece, è quello che riesce a farsi le giuste domande, per procedere con la localizzazione di un sito web in spagnolo nel modo più efficace possibile.
Solo così la traduzione potrà raggiungere il giusto target e trasmettere il messaggio che il cliente intendeva far arrivare al suo mercato di riferimento.
D’altra parte, è molto probabile che, chi assegna la traduzione, non immagini neppure come lavori un traduttore. Non specificare la destinazione geografica del testo da tradurre rischia di diventare un problema per tutti gli attori coinvolti.
Come lavora, davvero, un traduttore? Scoprilo qui: “Come lavora un traduttore italiano spagnolo”.

Un esempio: negozio di occhiali online
Facciamo un esempio, come tanti, che possono capitare a un traduttore e localizzatore.
Un cliente, tramite agenzia, chiede la traduzione del suo e-commerce di occhiali online.
Il traduttore raccoglie tutte le informazioni che gli sono state inviate, si documenta e inizia a tradurre come è abituato a fare, per la Spagna. Né l’agenzia, né il cliente gli hanno chiesto niente di diverso. Poi, a metà della traduzione, ha un dubbio sul significato di un termine, e si chiede se sia, magari, un errore di battitura. Invia una richiesta di chiarimenti al cliente, e quello che gli torna indietro è un problema ancora più grande: nessuno si è posto il dubbio sulla destinazione del testo. Ovvero: c’era una richiesta di traduzione localizzata per un paese preciso? Ebbene sì, e a metà del lavoro si ritrova a dover rivedere tutto, perché il mercato di destinazione era il Messico, e non la Spagna. Nessuno gliel’aveva detto, e lui non l’aveva chiesto.
Localizzazione di un sito web per un paese specifico: come fare?
A questo punto, l’unica soluzione è quella di collaborare con un traduttore di madrelingua spagnola del Messico per rivedere l’intero lavoro, perché, senza aver fatto le adeguate domande, il traduttore stava portando avanti un incarico che, in parte, esulava dalle sue conoscenze.
Per questo, è immensamente importante il confronto.
Sia per te, come cliente, che dovrai inviare tutte le informazioni al traduttore, che per te, come traduttore, che dovrai richiedere i dati indispensabili per scrivere nel miglior modo possibile e far arrivare il messaggio al target a cui è diretto.
Se credi che si tratti solo di sfumature, pensa che, ad esempio, esistono varianti non solo fra lo spagnolo di Spagna e quello dell’America Latina, ma anche all’interno dello stesso spagnolo latinoamericano.
Nel caso del nostro ipotetico negozio di occhiali online, dovremo utilizzare un linguaggio in cui l’acquirente si identifichi, non una lingua generica che rischi di non arrivare, univoca e definita, a quel target.
In Spagna, per esempio, gli occhiali da vista si chiamano GAFAS.
A Cuba, si chiamano ESPEJUELOS, mentre in Messico LENTES.
Se li definiamo GAFAS, senza distinzione, i latino americani penserebbero immediatamente agli occhiali da sole, non da vista, perché per loro las gafas sono occhiali da sole, mentre gli spagnoli chiamano li chiamano gafas de sol.
Un problema di usabilità!
Possiamo rischiare che il nostro acquirente compri una cosa per l’altra? O semplicemente, che entri in confusione e vada via dal nostro sito senza acquistare?
La prima regola, per ogni sito web che si rispetti, è l’usabilità (web usability), ovvero la facilità che gli utenti hanno nel trovare, nel minor tempo possibile, quello che cercano.
Sai quanta pazienza hanno gli utenti di un sito?
Secondo i test di usabilità di Nielsen la visita media di una pagina web dura poco meno di un minuto, e la permanenza media su ogni sito è di meno di 5 minuti.
In così poco tempo, è importante presentarsi al meglio possibile. E, come dico sempre, le parole diventano ancora più importanti!
Sono Lourdes Miranda traduttrice professionista dal 2007. Sono specializzata in marketing e localizzazione di prodotti multimediali (siti Web, software e videogiochi). Scrivimi o chiamami per parlare del tuo progetto di traduzione: ti aiuterò ad espandere il tuo business all’estero nel modo più efficace!