Dal 1991, il 30 settembre si celebra la Giornata mondiale della traduzione.
Fu la Federazione Internazionale dei Traduttori a lanciarla, perché anche i traduttori avessero un giorno tutto loro da festeggiare.
Ma chi era San Girolamo? E Perché è diventato il patrono dei traduttori?
Non so voi, ma a me incuriosisce tantissimo il perché delle ricorrenze e feste, dal Natale a Halloween, dalla Giornata mondiale dell’acqua a San Valentino. Immagino che si debba alla mia abitudine di non accettare tutto quel che mi viene detto come oro colato, senza capire a fondo il senso di quello che sto facendo.
Ma torniamo a San Girolamo, che è il nostro patrono semplicemente perché è stato il primo a tradurre la Bibbia, che per inciso è il testo più tradotto al mondo. Sofronio Eusebio Girolamo (Stridone, 347 – Betlemme, 30 settembre 419/420) impiegò ben 23 anni per concludere la “Vulgata”, il suo lavoro di traduzione della Bibbia dall’ebraico al latino.
E in merito alla traduzione, Girolamo scrisse queste parole che destarono molta polemica nella sua epoca, ma che sono estremamente attuali!
“Io, infatti, non solo ammetto, ma proclamo liberamente che nel tradurre i testi greci, a parte le Sacre Scritture, dove anche l’ordine delle parole è un mistero, non rendo la parola con la parola, ma il senso con il senso. Ho come maestro di questo procedimento Cicerone, che tradusse il Protagora di Platone, l’Economico di Senofonte e le due bellissime orazioni che Eschine e Demostene scrissero l’uno contro l’altro […]. Anche Orazio poi, uomo acuto e dotto, nell’Ars poetica dà questi stessi precetti al traduttore colto: “Non ti curerai di rendere parola per parola, come un traduttore fedele”.
Buona Giornata Mondiale del Traduttore!
Conoscevi questa storia?
Ti affascinano i racconti legati alle ricorrenze?
Hai già letto il nostro e-book “Testi Nati Per Essere Tradotti?“
Clicca sul pulsante e segui la procedura per scaricarlo GRATIS!